Per tutti i tirocinanti che si preparano all'esame di abilitazione
giovedì 12 dicembre 2013
lunedì 25 novembre 2013
Collaborazione Taranto e provincia
Cerco qualcuno con cui collaborare, a Taranto e dintorni, sono un neo abilitato Geometra con esperienza in:
- Autocad 2D e 3D;
- utilizzo dei programmi Microsoft Office;
- rilievo interni degli edifici con successiva stesura in CAD ( piante, sezioni, e prospetti );
- realizzazione di modelli 3D interni ed esterni degli edifici con Autocad e Sketchup;
- progettazione degli ambienti interni di abitazioni con relativa disposizione degli arredi;
- redazione di tabelle millesimali;
- realizzazione di computi metrici.
martedì 18 giugno 2013
Collaborazione Taranto e provincia
Cerco qualcuno con cui collaborare, a Taranto e dintorni, sono un neo abilitato Geometra con esperienza in:
- Autocad 2D e 3D;
- utilizzo dei programmi Microsoft Office;
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- redazione di tabelle millesimali;
- realizzazione di computi metrici.
martedì 7 maggio 2013
giovedì 2 maggio 2013
martedì 30 aprile 2013
lunedì 29 aprile 2013
giovedì 18 aprile 2013
Collaborazione Taranto e provincia
Cerco qualcuno con cui collaborare, a Taranto e dintorni, sono un neo abilitato Geometra con esperienza in:
- Autocad 2D e 3D;
- rilievo interni degli edifici con successiva stesura in CAD ( piante, sezioni, e prospetti );
- realizzazione di modelli 3D interni ed esterni degli edifici con Autocad e Sketchup;
- progettazione degli ambienti interni di abitazioni con relativa disposizione degli arredi;
- redazione di tabelle millesimali;
- realizzazione di computi metrici.
Impianti di condizionamento Taranto e dintorni
https://www.facebook.com/pages/Decar-Clima-di-Carrieri-Francesco/582149471797350 per tutti coloro di Taranto e dintorni vi segnalo un' ottimo impiantista e specialista negli impianti di condizionamento. Fate girare grazie mille
giovedì 11 aprile 2013
mercoledì 3 aprile 2013
mercoledì 27 marzo 2013
martedì 26 marzo 2013
lunedì 25 marzo 2013
venerdì 22 marzo 2013
giovedì 21 marzo 2013
Un libro molto utile per affrontare l'esame è " Temi svolti per GEOMETRI" - Edizioni Giuridiche Simone:
http://books.google.it/books?id=VeMEfAEACAAJ&hl=it&source=gbs_similarbooks
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mercoledì 20 marzo 2013
Catasto
CATASTO
La finalità dell’attività catastale è
esclusivamente di tipo fiscale,
per far pagare cioè delle imposte, nei
casi di una compravendita, di una donazione, quindi di un
trasferimento di diritti tra diversi soggetti, o nei casi di
successioni, o nel caso dell’ I.C.I. (questa infatti è calcolata
in base alla rendita catastale).
Il nostro catasto è di tipo geometrico,
particellare e non probatorio. Geometrico nel
senso che si basa su misure; le unità immobiliare sono particelle
per quanto riguarda il catasto terreni; non probatorie nel senso che
l’intestazione delle unità immobiliari non ha una valenza
probatoria della proprietà. La proprietà è garantita da un altro
sistema che è quello delle trascrizioni. Se trovate in visura delle
intestazioni queste non giustificano la proprietà; la proprietà è
giustificata da un titolo che è nella fattispecie un rogito, o una
denuncia di successione.
L’ufficio comunemente chiamato catasto è ora chiamato
Agenzia del Territorio.
Da qualche anno l’attività del catasto è stata decentrata ai
comuni e questo decentramento ha portato allo svilupparsi di diversi
uffici gestiti direttamente dal catasto i quali hanno la possibilità
di sviluppare l’attività catastale in più livelli. Il primo
livello è quello delle visure, quindi della consultazione per il
cittadino, piuttosto che la presentazione degli atti di
aggiornamento. Questo è in funzione delle convenzioni che i vari
comuni hanno fatto con l’agenzia del territorio e non è detto che
questo valga per tutti i comuni. Nel comune di Milano si può fare
l’attività di consultazione nonché l’attività di presentazione
di aggiornamenti, sia di catasto terreni che di catasto fabbricati.
Il territorio nazionale è diviso in tanti uffici che
sono in funzione delle province, quindi il catasto ha una
suddivisione provinciale.
L’agenzia del territorio è costituita da due grossi
archivi: l’archivio del catasto terreni e l’archivio del catasto
fabbricati. Il ruolo del professionista nell’ambito del catasto è
quello di aggiornare questi due grossi archivi; quindi aggiornare la
banca dati del catasto terreni secondo le procedure della circolare
2/88; e secondo il decreto
ministeriale 701/94 per quanto riguarda il
catasto fabbricati.
Elementi che costituiscono l’archivio del
catasto terreni
La cosa principale è la mappa
catastale che è la rappresentazione
cartografica o grafica del territorio e può essere in scala 1:1000,
1:1500 o 1:2000 e questo dipende dall’agenzia del territorio dove
stiamo operando. La mappa è stata redatta originariamente secondo le
coordinate Cassini-Soldner, poi sviluppate secondo le coordinate
Gauss-Boaga (proiezione su un piano delle coordinate geografiche
fatte sulla base dell’ellissoide). Può essere a perimetro aperto o
a perimetro chiuso. L’estratto di mappa
è un foglio di carta in cui viene rappresentata la mappa del
territorio che può essere in scala 1:1000 o 1:2000. Le parti in
grigio più scuro sono i fabbricati; le parti bianche sono i terreni;
le linee nere continue sono i limiti di proprietà tra i vari mappali
e il numero all’interno di queste aree a perimetro chiuso indica il
mappale: ogni area ha un numero di mappale. Ogni comune è suddiviso
in fogli e ogni foglio è suddiviso in particelle. Sull’estratto di
mappa troviamo anche delle coordinate.
Quindi l’altra cosa fondamentale della mappa sono le
particelle o i
mappali. Particelle:
ogni porzione di terreno che nello stato di fatto in cui si trova è
di per sé utile a produrre un reddito proprio è caratterizzata da
qualità omogenee e univoca intestazione. La mappa è suddivisa in
tante particelle perché evidentemente è di proprietà di soggetti
diversi, ha qualità diverse o può essere stata oggetto di un
frazionamento da una particella più grossa. Quindi la suddivisione
in particelle della mappa ha una sua ragione, che è quella di avere
un reddito proprio, qualità proprie che non è detto siano uguali a
quelle limitrofe, sia come intestazione, sia come qualità.
L’altro elemento che costituisce l’archivio della
banca dati del catasto terreni sono le monografie dei punti
fiduciali. Questi sono quegli elementi che
servono per poter predisporre l’aggiornamento della banca dati del
catasto terreni. I punti fiduciali sono monografati cioè hanno delle
monografie su cui è indicato il punto fiduciale, come si chiama, le
coordinate, la quota sul livello del mare (anche se per ora si tratta
di una quota fittizia 9.999mtl), la attendibilità (sotto forma di
codici) del punto fiduciale per quanto riguarda la coordinata nord e
quella est, riferimenti planimetrici (spigolo fabbricato sud ovest) e
altimetrici (quota cordolo), la foto del punto, l’estratto di mappa
su cui viene rappresentato il PF e un particolare in cui si indica
esattamente anche a livello altimetrico qual è la quota da battere
di questo spigolo.
Altro elemento costitutivo della banca dati del catasto
terreni sono i tipi di frazionamento, i tipi mappali, tipi
particellari piuttosto che le domande di voltura che sono state
presentate per aggiornare la banca dati. Il catasto terreni è un
archivio in continuo aggiornamento.
Elementi che costituiscono l’archivio del
catasto fabbricati
Gli elementi costitutivi sono la scheda,
la planimetria catastale
e la rappresentazione grafica generalmente in scala 1:200 (anche in
scala 1:500 per fabbricati molto grossi) dove viene rappresentata la
distribuzione interna della singola unità immobiliare. Per ciascun
locale viene indicata la destinazione d’uso, quanto meno viene
indicata la destinazione d’uso che è utile ai fini del calcolo
della rendita catastale. Viene indicata la provincia, il comune, la
via, l’identificativo (il foglio, il mappale e il subalterno), chi
ha presentato l’aggiornamento e poi nella planimetria viene
indicata quella che è la distribuzione interna dei locali, nonché
le coerenze ovvero tutto quello che gli sta intorno. Le coerenze sono
fondamentali per i notai per redigere gli atti notarili. Danno la
dimensione di quello che è l’oggetto di riferimento. Le
planimetrie catastali sono consultabili solo per chi è il
proprietario. Si può comunque delegare un professionista.
La conservatoria dei registri
è il luogo dove vengono conservati tutti i rogiti che comportano il
trasferimento di diritti reali in merito ad unità immobiliare,
quindi nel caso di compravendite, nel caso di divisioni ma anche nel
caso di successioni. La successione viene trascritta d’ufficio. La
successione è un documento fiscale, viene predisposta entro un anno
dalla morte del defunto dagli eredi e può essere legittima o
testamentaria. Legittima quando ci sono degli eredi stabiliti per
legge; testamentaria invece quando esiste un testamento olografo
sottoscritto e redatto di pugno dal de cuius in cui stabilisce a chi
vanno determinati immobili. Questo è un documento fiscale e viene
predisposto all’ufficio del registro, si pagano delle imposte e poi
l’ufficio del registro nel caso della successione passa alla
conservatoria dei registri la successione che viene trascritta. Nel
caso invece di compravendite o divisioni è il notaio che redige
materialmente il rogito che si occupa della trascrizione, della
presentazione della domanda di voltura.
La trascrizione all’ufficio della conservatoria
che adesso si chiama ufficio di pubblicità
immobiliare e l’aggiornamento
dell’intestazione catastale, quindi della
domanda di voltura. Questi sono gli adempimenti. Si trascrive il
rogito nella conservatoria in cui si trova l’immobile e non dove
viene redatto l’atto. Si tratta di circoscrizioni appunti e ogni
atto va trascritto nella propria circoscrizione. La conservatoria di
Milano si divide in tre categorie. Una per gli atti molto vecchi cioè
quelli precedenti al 1973 e si chiama Milano3; quelli successivi si
dividono ancora in due: che sono Milano1 per gli immobili di Milano
città e Milano 2 quelli della provincia. La trascrizione del rogito
è temporale, cioè in funzione di quando viene trascritta e la
ricerca viene fatta in funzione del soggetto. La ricerca in
conservatoria si fa per nome, cognome e data di nascita. Dal 1995 ad
oggi con l’avvento della telematica la ricerca anche in
conservatoria è possibile farla con altri elementi, per esempio per
immobile (conoscendo il foglio e il mappale di un immobile).
Altro elemento fondamentale del catasto fabbricati è
l’elaborato planimetrico. Questo è la suddivisione in subalterni
di un complesso immobiliare là dove andate a censire un fabbricato
nuovo, oltre alla planimetria catastale della singola unità
immobiliare dovete andare a predisporre quello che è l’elaborato
planimetrico. Quote in senso orario. L’elaborato planimetrico non è
altro che come nella planimetria catastale un foglio in A3 in scala
1:500 in cui si dice sempre intanto che è un elaborato planimetrico,
che è stato compilato da questo tecnico, il foglio e il mappale su
cui stiamo lavorando e c’è la dimostrazione della suddivisione in
subalterni dell’intero complesso, vengono indicate le parti comuni
a tutti i subalterni e le varie unità immobiliari. Ora viene
indicata anche la consistenza della singola unità immobiliare.
Altro elemento che contiene l’archivio del catasto
fabbricati sono tutti i DOCFA, le domande di voltura che andiamo a
presentare per aggiornare la banca dati. Il DOCFA è un documento su
carta che andiamo a predisporre anche in formato informatico. Il
modello che viene predisposto è il modello unico informatico di
aggiornamento degli atti catastali accertamento della proprietà
immobiliare urbana. Il DOCFA è il documento che materialmente
andiamo a presentare. Come dicevamo abbiamo anche la possibilità di
predisporre gli aggiornamenti e presentarli in via telematica. La via
telematica ci dà la possibilità di predisporre in ufficio il
documento, farlo firmare sulla carta al nostro cliente, firmarlo in
via digitale con delle apposite chiavi che potete fare tramite la
camera di commercio, e quindi inviare il file all’agenzia del
territorio. Ci si collega su SISTER e si invia la pratica, che può
essere appunto un DOCFA o un PREGEO. A questo punto bisogna aspettare
la risposta da parte dell’agenzia in cui ti comunicano che la
pratica è stata validata.
Cerchiamo di leggere le mappe
L’osso di morto collega la
parte fuori terra con la parte sopraterra di un edificio. In pratica
vuol dire che è sempre lo stesso numero. Significa che la parte di
terreno circostante ha lo stesso numero della parte di fabbricato.
Parti tratteggiate indicano
gli aggetti. Significa che non tocca terra, una struttura del tipo a
tettoia o comunque qualche cosa che non poggia a terra.
Parti tratteggiate all’interno di parti nere:
si tratta di portici.
Parti puntinate: sono parti
interrate e vengono collegate al fabbricato appunto con queste ossa
di morto o doppie ipsilon
Mattoncini: indicano
aggiornamenti fatti di recente
I numerini cerchiati:
indicano i punti fiduciali
CATASTO
TERRENI
Il catasto terreni rappresenta l’inventario del
territorio nazionale: necessita di continui aggiornamenti sulla base
delle nuove edificazioni e delle variazioni. È obbligatorio per i
proprietari di unità immobiliari censite al catasto terreni
denunciare i cambi di coltura con il DOCTE o l’articolo 26, le
variazioni di consistenza o di destinazione che si fanno nel caso in
cui c’è tipo un mappale in cui edifichiamo un fabbricato,
frazioniamo un mappale per venderne una parte … ; e le variazioni
rispetto all’intestazione dei diritti reali: le volture (le domande
di volture). Questi sono gli adempimenti che sono obbligati ad
eseguire i proprietari o chi per essi nel caso di compravendita,
donazioni, c’è un notaio che predispone il rogito e la domanda di
voltura dovrà predisporla lui. L’accertamento delle unità
immobiliari censite al catasto terreni è disposto per particella o
mappale. È considerata particella ogni
porzione di terreno che nello stato in cui si trova è di per se
stessa utile e atta a produrre un reddito proprio.
(Il catasto, lo abbiamo già detto, ha una finalità fiscale). È
caratterizzata da una qualità omogenea e univoca intestazione. (Una
particella è caratterizzata da essere un seminativo irriguo, una
risaia, … quindi solo con quella destinazione; e da una sola
intestazione: un’unica particella non può essere intestata a più
persone con percentuale del 100%)
Fonti normative
D.P.R. 650 del 26/10/72 con cui si stabilisce il
perfezionamento e la revisione sul tema catastale e poi, fondamentale
per chi lavora e aggiorna la banca dati del catasto terreni la
circolare 2/88. Questa è la circolare che viene utilizzata ancora
oggi sulla base della quale vengono predisposti gli aggiornamenti di
catasto terreni. Poi ci sono una serie di circolari che seguono ma
che sono a corollario, ad integrazione di questa.
D.P.R. 650 del 26/10/72
L’articolo 1 del D.P.R. 650 del 26/10/72 – gli atti
del catasto terreni – si stabilisce che costituiscono il catasto:
la mappa particellare, l’elenco o lo schedario delle particelle, il
registro o lo schedario delle partite, e la matricola o lo schedario
dei possessori. Tutti questi elementi rappresentano una realtà che
valeva nel 1972, quando ancora la meccanizzazione non c’era. Adesso
c’è una banca dati che il nostro SISTER dove tutti questi elementi
sono su base informatica. All’epoca era tutto cartaceo e quindi
c’era l’elenco o lo schedario delle particelle ecc. ecc. …
tutto questo ora noi lo troviamo in SISTER.
Nella provincia di Milano di mappa catastale ne esiste
una, sia per quanto riguarda il catasto fabbricati sia per quanto
riguarda il catasto terreni. In alcune province invece esistono
materialmente proprio due mappe, quella del catasto terreni e quella
del catasto fabbricati. È intenzione comunque, questa è
l’indicazione, di unificarle tutte su una mappa sola. Il problema è
che quando si hanno due mappe può succedere che lo stesso mappale
abbia due numeri diversi.
Una cosa che non abbiamo detto prima è che le mappe a
Milano sono a perimetro chiuso per cui i vari comuni della provincia
di Milano, son tutti suddivisi per foglio e in ogni foglio le
particelle sono chiuse mentre in altre province le mappe sono a
perimetro aperto per cui alcuni mappali li troviamo in parte su un
foglio e in parte su un foglio limitrofo. Questa è una notevole
complicazione per chi deve lavorare su quei fogli.
Obbligo delle volture catastali.
Ogni qual volta vengono posti in essere atti civili, giudiziali,
amministrativi, che diano origine al trasferimento di diritti reali
deve essere predisposta la domanda di voltura. Questa domanda è un
obbligo che ha il notaio nel momento in cui predispone il rogito
oppure è un obbligo degli eredi in caso di successione. Le volture
devono essere richieste mediante presentazione di apposite domande
nel termine di trenta giorni dall’avvenuta registrazione degli atti
o delle denunce di cui ai precedenti commi quindi nel caso delle
successioni.
Presentazione di tipi di frazionamento.
Quando il trasferimento di beni immobili comporta il frazionamento di
particelle devono essere preventivamente presentate all’ufficio
tecnico erariale il corrispondente tipo di frazionamento firmato da
un architetto, un ingegnere o un geometra iscritto all’albo. Il
tipo deve essere presentato in doppio originale (oggi con l’avvento
del telematico si aspetta la risposta dell’ufficio i quali mandano
il file con il doppio originale).
Redazione di tipi di frazionamento.
Le linee delle nuove dividenti devono essere definite mediante misure
prese sul terreno e riportate sul disegno quindi georeferenziate
sulla mappa. Le misure devono essere rigorosamente riferite a punti
e a linee stabili esattamente identificabili sul terreno oltre che
riconoscibili sulle mappe catastali.
Controlli e sopralluogo delle misure.
L’ufficio tecnico erariale ha facoltà di effettuare in qualsiasi
momento il controllo delle misure che voi andate a redigere. I punti
di riferimento definite da coordinate analitiche a cura
dell’amministrazione del catasto verrà introdotto gradualmente su
ciascun foglio di mappa un numero sufficiente di punti di riferimento
collegati a capisaldi stabili sul terreno le cui coordinate le cui
coordinate analitiche permettono l’appoggio ad essi per ogni nuovo
rilievo topografico (E’ la monografia dei punti fiduciali che
abbiamo visto prima). I punti fiduciali ci servono perché a seguito
della predisposizione degli aggiornamenti noi andremo a riferire il
nostro rilievo a questi punti che hanno coordinate note, quindi la
georeferenziazione del nostro rilievo, delle linee di mappa che noi
andremo ad introdurre sarà georeferenziata sulla base dei tre punti
fiduciali che è il minimo che stabilisce la circ. 2/88 per redigere
un aggiornamento.
Circolare 2 del 26/02/88
La direzione generale del catasto servizi tecnici
erariali ha fornito le disposizioni per la presentazione e la
trattazione degli atti geometrici di aggiornamento della mappa
catastale, nel quadro delle possibilità offerte dalla strumentazione
topografica. Nella sostanza si è predisposto una standardizzazione
di quello che è il procedimento, quindi si è sostituito quello che
erano gli aggiornamenti fatti con gli allineamenti e gli squadri a
quello che è invece il rilievo topografico. Quindi il rilievo
topografico fatto con il teodolite o adesso anche è stata
predisposta per l’utilizzo del GPS. Quindi la standardizzazione dei
criteri e la modernità e dell’utilizzo dei vincoli di appoggio;
una individuazione, una puntualizzazione dei canoni di buona tecnica
di rilievo; un concetto più corretto per la definizione della
qualità topografica espressa in funzione del confronto esercitato
sul terreno anziché sulla base dei corrispondenti elementi
desumibili dalla rappresentazione cartografica, quindi un confronto
tra la mappa e quello che è il rilievo.
La redazione di un atto di aggiornamento richiede
essenzialmente il rispetto di tre requisisti:
- individuazione dell’oggetto e rilievo di aggiornamento,
- l’assunzione delle misure per dare forma e contenuto allo stesso, quindi se dovete andare a fare un frazionamento la sostanza è la nuova linea dividente, se dovete andare ad inserire un fabbricato sarà il contorno del fabbricato
- l’assunzione delle misure per l’inquadramento dell’oggetto e il rilievo nella rete dei punti fiduciali, quindi tutte le misure che andrete a predisporre mediante una poligonale aperta, o una poligonale chiusa, o tramite gps dovrete andare a riferire le vostre misure a quelle che sono il rilievo dei punti fiduciali. Quindi la georeferenziazione, con coordinate note, di tutto l’oggetto del rilievo
Pertanto negli atti di aggiornamento devono essere
riportate le norme che seguono per soddisfare esigenze tecniche che
rendano validi i documenti sottoposti al controllo e alla loro
gestione da parte dell’amministrazione.
Gli aggiornamenti
che noi andiamo a predisporre per quanto riguarda la banca dati del
catasto terreni sono:
- tipi di frazionamento
- tipi mappali
- tipi particellari
Tipi di frazionamento:
abbiamo una particella e la vogliamo dividere in due o più porzioni
Tipi mappali:
abbiamo una particella e ci vogliamo
costruire sopra un fabbricato di nuova costruzione
Tipi particellari: le
parti vogliono vendere a misura e il tecnico che viene incaricato di
predisporre il tipo particellare misura fisicamente quello che è il
confine dei lotti e ne dà una quantificazione precisa, con delle
misure precise.
Tipi di frazionamento:
l’oggetto primario del rilievo è costituito dalle linee dividenti;
a modifica di quanto previsto delle attuali normative l’accettazione
da parte dell’ufficio dell’atto di aggiornamento è vincolato
dalle seguenti disposizioni.
- Qualora la superficie della particella originaria risulti minore di 2.000,00mq il rilievo che il tecnico dovrà redigere dovrà prevedere la misurazione di tutti i vertici del lotto
- Nel caso in cui le particelle che vengono realizzate sono anch’esse di superficie inferiore di 2.000,00mq allora anche in questo caso abbiamo l’obbligo di redigere il rilievo e misurare tutti i vertici del lotto delle varie particelle
- Nelle operazione di campagna potranno non essere rilevate a deroga di quanto sopra stabilito soltanto quei vertice delle particelle non identificabili in modo univoco sul terreno, perché non materializzati o non ricostruibili attraverso atti ufficiali in possesso delle parti (qualora ci troviamo in un cantiere dove non c’è la recinzione, il contorno del lotto non è identificabile allora a deroga di questa disposizione possiamo non contornare il perimetro del lotto che andiamo a trattare. Il verificarsi della situazione suddetta dovrà essere opportunamente evidenziata nella relazione tecnica che andremo a predisporre nel PREGEO. Dichiareremo in questo caso nella relazione tecnica che non essendo possibile rilevare l’intero lotto quindi le aree che andiamo a trattare hanno una superficie nominale e non una superficie reale.
Tipi Mappali:
l’oggetto primario del rilievo è costituito dai contorni del
fabbricato ed eventualmente dalla definizione del lotto di
pertinenza. A modifica di quanto previsto nell’attuale normativa si
dispone che: qualora ci sia un aggiornamento della mappa fatto di
recente con un frazionamento, in cui sono stati rilevati i contorni
del lotto, potremo redigere il nuovo atto di aggiornamento per
l’inserimento del fabbricato appoggiando il nostro rilievo ai soli
contorni del lotto. Oppure qualora il lotto abbia una superficie
inferiore ai 20 mq potremo farlo come modesta entità quindi indicare
le coordinate del lotto senza riferirle a quelli che sono i punti
fiduciali.
Tipi Particellari:
nel caso in cui facciamo il trasferimento a
misura l’oggetto del rilievo è il lotto quindi la superficie del
lotto. Quindi andremo a dichiarare la superficie reale del lotto.
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